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Gli Organi Direttivi della Fondazione

Organi direttivi della Fondazione

La Fondazione Ospedale Caimi è gestita da un Consiglio di Amministrazione composto da 5 membri che, come da Statuto approvato dalla Regione Lombardia, sono così nominati:
- il Parroco pro tempore di Vailate  o suo delegato – membro di diritto;
- un membro nominato dall’Amministrazione Comunale di Vailate;
- un membro nominato dall’Ordinario della Diocesi;
- un membro eletto dall’Assemblea dei Benefattori e dei Volontari;
- un membro scelto, dai 4 membri di cui sopra, tra i cittadini di Vailate che, per prestigio ed esperienza, goda la maggior fiducia della popolazione del Comune.
I cinque membri così nominati eleggono al loro interno il Presidente, che quindi assume la carica di Legale Rappresentante della Fondazione. Il Consiglio di Amministrazione dura in carica 5 anni; i componenti il CdA non percepiscono alcun compenso di tipo economico. Il Consiglio di Amministrazione nomina poi un Direttore Generale che, con i suoi collaboratori, esercita tutte le funzioni connesse all’organizzazione e gestione della struttura operativa nelle sue diverse articolazioni.

 
 

In relazione alle sopraccitate competenze, il Direttore rappresenta la Fondazione presso i terzi. Completano il quadro direzionale il Direttore del personale, il Direttore Sanitario che, con i Medici collaboratori, sovraintende a tutte le attività e competenze sanitarie della Fondazione, il Revisore dei Conti, che vigila sulla corretta gestione economico – finanziaria ai sensi della  normativa di Legge, l'Organo di Vigilanza ai sensi del decreto 231/2001. Anche il Direttore Sanitario, il Revisore dei Conti e l'Organo di Vigilanza sono nominati dal Consiglio di Amministrazione. Attualmente il Consiglio di Amministrazione è così composto: 

  • P.I. Mario Berticelli  Presidente e legale rappresentante
  • Don Natalino Tibaldini Vice Presidente
  • Sig.ra Marcella Nicola Consigliere
  • Don Angelo Rossi Consigliere
  • Sig.ra Barbara Nicco Consigliere

Direttore Generale è il dottor Paolo Maria Regonesi. Il Direttore del Personale è il dottor Pietro Fevola. Direttore Sanitario è la dottoressa Mariangela Ghisetti, che si avvale dei suoi collaboratori medici, dottor Giorgio Bergami, dottor Massimo Perrone, dottor Rassoul Ansarin, dottor Adriano Rapuzzi, dottor Davide Triulzi e il dottor Marco Oldoni. Il Revisore dei Conti è il Rag. Dario Donida. Il ruolo dell'Organo di Controllo è svolto in modo monocratico dal dottor Roberto Iacopetti che è anche il componente unico dell'Organo di Vigilanza.

Documenti correlati:
Modello OrganizzativoCodice Etico - La Struttura Organizzativa - Lo Statuto

Il Revisore dei Conti e l'Organo di Controllo

Il Revisore dei Conti
ll revisore legale, anche conosciuto come revisore contabile, è un esperto per la revisione del bilancio e della contabilità di una società. La revisione dei conti è prevista dalla legge (per questo è detta revisione legale) per assicurare la correttezza e l'affidabilità delle comunicazioni finanziarie di un'azienda. Si tratta di una verifica esterna imposta per tutelare i soggetti (stakeholders) coinvolti nelle attività dell'impresa o interessati ad essa, come dipendenti, azionisti, investitori, fornitori, clienti, fisco.
Il Revisore dei Conti valuta i registri contabili e le operazioni finanziarie di società, enti e organizzazioni: ne verifica l'accuratezza, l'aderenza alle normative in vigore e individua eventuali elementi di criticità. Oltre a dare un giudizio sulla redazione del bilancio e sulla conformità delle operazioni finanziarie, il revisore legale può anche fornire indicazioni e raccomandazioni per migliorare le politiche di gestione dell'azienda.

L'Organo di Controllo
La riforma del terzo settore ha introdotto una nuova figura di organo di controllo che si aggiunge al Revisore e all'Organismo di Vigilanza.
Nelle Fondazioni la nomina è obbligatoria e pertanto sarà necessario il suo inserimento nello statuto della Fondazione.
L'Organo di Controllo può essere monocratico o collegiale ed i suoi componenti devono essere scelti in determinate categorie professionali: commercialisti, revisori, avvocati, consulenti del lavoro, professori in materie economiche o giuridiche ed in ogni caso è tassativo che il nominato sia in posizione di assoluta indipendenza dall’ente.
Le funzioni che esercita sono in parte simili a quelle del Collegio Sindacale delle società, ma dovrà anche vigilare sull’osservanza delle finalità civiche, solidaristiche e di finalità sociale dell’ente.
In particolare l’Organo di Controllo vigila sull’osservanza della legge e dello statuto. 

Il Bilancio Sociale
La riforma del Terzo Settore, tutt'ora in corso, ha anche reso obbligatoria la redazione del Bilancio Sociale
Questo Bilancio serve a comunicare ai terzi tutte le azioni sociali intraprese e assume una grande rilevanza in quanto strumento per comunicare l'identità della Fondazione , i suoi valori di riferimento , le interazione con l'ambiente ed il territorio e per definire gli obiettivi di miglioramento. 
Questo Bilancio deve essere redatto già a partire dall'esercizio 2020 ed approvato entro il 30 giugno dell'anno in corso anno dal Consiglio di Amministrazione.

Il Modello Organizzativo e il Codice Etico

Premessa

Mediante la Delibera Giunta Regionale 30 maggio 2012 n. IX-3540 (BURL 8 giugno 2012) la Regione Lombardia  ha stabilito alcune Determinazioni in materia di Esercizio e Accreditamento delle unità di offerta sociosanitarie, al fine di razionalizzare il relativo sistema di vigilanza e controllo. Al capitolo 2 ha definito i criteri per L’ESERCIZIO E L’ACCREDITAMENTO DELLE UNITÀ DI OFFERTA SOCIOSANITARIE; in particolare, per quanto riguarda la nostra Fondazione, già in possesso degli accreditamenti, ha imposto che  l’applicazione del modello di cui all D. lgs 231/2001 dovesse essere garantita entro la data del 31dicembre 2012, in quanto le nostre Unità d’offerta residenziali hanno capacità ricettiva complessiva superiore agli 80 posti letto.  Al punto 2.2.3.  evidenziava che "l’applicazione del Decreto Legislativo n. 231 dell’ 8/06/2001" costituisce ulteriore garanzia dell’efficienza e della trasparenza dell’operato sia della Regione sia dell’Ente accreditato, con lo scopo di migliorarne l’organizzazione e il funzionamento".

Il Modello Organizzativo

I principi informatori del Modello Organizzativo da attuare in forza del Decreto Legislativo n.231 dell’ 8/06/2001 sono i seguenti:
sistema organizzativo sufficientemente chiaro e formalizzato, soprattutto per quanto attiene l’attribuzione di responsabilità, le linee di dipendenza gerarchica e la descrizione dei compiti;
separazione di funzioni tra chi autorizza un’operazione e chi la contabilizza, la esegue operativamente e la controlla in coerenza con la dimensione e l’articolazione organizzativa dell’ente;
assegnazione di poteri autorizzativi e di firma in coerenza con le responsabilità organizzative e gestionali definite;
registrazione, autorizzazione e verifica di ogni operazione, e relativo controllo di legittimità, coerenza e congruenza.

CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN DATA 01 DICEMBRE 2020 E' STATA APPROVATA LA REV. 5 DEL MODELLO ORGANIZZATIVO.

L'Organismo di Vigilanza
Secondo il D.Lgs l'Organismo di Vigilanza è obbligatorio e deve:

-Verificare l'adeguatezza del Modello
-Analizzare il mantenimento dei requisiti nel tempo
-Curare l'aggiornamento
-Fare proposte di adeguamento
-Garantire un adeguato flusso informativo verso il Consiglio di Amministrazione e verso la Dirigenza

L'individuazione dell'Organismo di Vigilanza, fatta incaricando per scelta un Consulente all'esterno della Fondazione, garantisce il rispetto dei requisiti di autonomia, indipendenza e continuità previsti dalla giurisprudenza in materia.

Modello Organizzativo

 

Il Codice Etico
Il codice etico descrive la missione della Fondazione e le regole che essa si pone, al fine del raggiungimento dei suoi obbiettivi. 
Fissa le regole di comportamento cui debbono attenersi i destinatari, nel rispetto dei valori e dei Principi Etici enunciati. 

Entra a pieno titolo nell’ordinamento della Fondazione e rappresenta il complesso dei diritti e dei doveri morali e la conseguente responsabilità etico-sociale di ogni partecipante all'organizzazione. 

E’ strumento per migliorare la qualità di servizi in quanto incentiva condotte coerenti con i principi e le regole in esso contenute, nonché strumento di comunicazione verso tutti i componenti l’organizzazione, permettendo nello stesso tempo ai portatori di interesse esterni di conoscere le norme di comportamento all'interno della Fondazione, e quindi di richiederne, se necessario, un più puntuale applicazione.

Codice Etico

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